Prisma, perché la Juventus punta a spostare l'inchiesta a Milano o Roma
Il 19 di dicembre sarà un giorno importante per la Juventus perché la procura generale della Cassazione deciderà se spostare l'inchiesta Prisma a Milano, o in subordine a Roma. La richiesta è stata fatta dai legali del club bianconero. I difensori della Juventus sono convinti di ottenere questo spostamento perché alcuni dei reati contestati (false comunicazioni sociali, aggiotaggio e manipolazione del mercato) si sarebbero consumati nella città meneghina, sede della Borsa, da dove vengono diffuse le comunicazioni relative alle società quotate. Roma sarebbe comunque competente perché sede del data center utilizzato per il servizio. La Procura di Torino ritiene invece che gli eventuali reati siano stati commessi nella sede della Juventus, dalla quale sarebbero partiti anche i comunicati relativi alla manovra stipendi.
Ma quali sarebbero i vantaggi per la Juventus nel caso in cui l'inchiesta venisse spostata? Intanto guadagnerebbe tempo e consentirebbe all’eventuale nuovo pool di pm di studiare e approfondire l’intera inchiesta. A Milano o Roma, inoltre, ci sarebbero sicuramente inquirenti più “distesi” nello svolgere l'attività d'indagine. A Torino, invece, i pm giocano in casa in quanto organismo investigativo e come ci dicono gli esperti in materia, cercano visibilità. Se tutto restasse invariato, probabilmente una nuova istanza ribadirebbe la posizione della società bianconera e potrebbe essere presentata alla prima udienza del gup, a febbraio. Tra dieci giorni il verdetto della procura generale di Cassazione.
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