Il coraggio paga. Allegri continua la cura. Resta un neo

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lunedì 6 dicembre 2021, 12:15Primo piano
di Quintiliano Giampietro

Se dovessimo soffermarci solo sugli avversari, diremmo che i successi contro Salernitana e Genoa rappresentano il minimo sindacale per la Juve. Del resto parliamo di due squadre che ad oggi retrocederebbero in Serie B. Risultati a parte, c'è però un elemento importante aggiunto da Allegri, probabilmente decisivo per tutta la corsa alla zona Champions. Come auspicato da molti, il tecnico bianconero ha varato la svolta tattica, con il 4-2-3-1 in cui Dybala trova il suo habitat naturale. Non a caso l'argentino è andato a segno in entrambi i casi. Decisivo anche il lavoro degli altri due trequartisti, Kulusevski e Bernardeschi. Non ali pure come dice qualcuno, ma elementi dinamici con continui accentramenti. Comunque sia, il coraggio di presentare Madama con un vestito tattico più offensivo, sta dando i suoi frutti.

Il nuovo meccanismo genera tante occasioni da rete, ma la Juve conferma il suo deficit realizzativo. E in questo è decisivo il terminale offensivo. Morata a Salerno era subentrato al deludente Kean, andando peraltro a segno. Lo spagnolo ha svolto il solito lavoro da centravanti di manovra, ma lui deve fare gol, tanto più in un sistema di gioco come questo. Invece ha fallito diverse occasioni, in una gara in cui peraltro ha palesato un nervosismo sospetto. Emblematico il battibecco con Allegri durante la sostituzione. L'impressione è che l'attaccante abbia annusato odore di non riscatto rispetto al prestito. Le prossime gare ci diranno di più. Soprattutto a che punto è il processo di guarigione della Juve.