Allegri e la banalità del quarto posto

Allegri e la banalità del quarto posto TUTTOmercatoWEB.com
lunedì 16 maggio 2022, 10:15Editoriale
di Antonio Paolino
Nessun obiettivo è scontato ma la sola quarta piazza in classifica non può essere soddisfacente

Allegri l'ha sparata grossa. Sì, ma non solo all'indirizzo dei cronisti presenti alla penultima conferenza della stagione. Anche verso se stesso e per accontentare i tifosi più critici (da sempre) nei suoi confronti. E per questo si è autodenunciato assegnando alla stagione un pesantissimo “tre” in pagella. Senza esserne affatto convinto, ovviamente. 

Dal primo giorno del suo ritorno non ha mai pensato, nemmeno nei momenti più complicati, di poter chiudere la stagione senza raddrizzarla con almeno un trofeo tra le mani. Per questo ha sempre difeso la squadra, pur consapevole di non averne una adatta come nel suo ciclo più vincente. Ma mai si era spinto in un giudizio pesantemente negativo. Lo ha fatto a giochi non ancora conclusi, mettendo un po' le mani avanti per parare l'etichetta di una stagione insipida che Lazio e Fiorentina potrebbero rendere ancora più amara. Per quanto si è speso, sbagliato e rimodulato negli ultimi tre anni, il quarto posto non può essere un risultato accettabile. Primo perché la quota scudetto si è anche abbassata. E secondo perché la qualificazione in champions, con quattro posti a disposizione e un'Atalanta in caduta libera, è stata quasi messa su un piatto d'argento da una concorrenza mediocre. Qualificarsi quindi con una o tre giornate d'anticipo poco importa se non per agevolare gli amministratori nello sfregarsi le mani con maggior tranquillità. 

Il quarto posto aggiunge liquidità importante per impostare la prossima stagione, ma un conto sono gli obiettivi sportivi e un altro le loro conseguenze finanziarie. Insomma, per una squadra blasonata e che investe come la Juventus, il risultato sul campo è quello che ne definisce i contorni di sopravvivenza e durata nelle competizioni europee.