Anche in Spagna massima fiducia sulla SuperLega: vi spieghiamo la delicata posizione del Barcellona

Anche in Spagna massima fiducia sulla SuperLega: vi spieghiamo la delicata posizione del BarcellonaTUTTOmercatoWEB.com
domenica 28 maggio 2023, 14:25Primo piano
di Vincenzo Marangio

La nostra indagine sulla nascita della SuperLega fa tappa in Spagna, più precisamente in Catalogna a casa del Barcellona. Ci sono due cose che hanno fatto discutere molto ultimamente: 1) il caso Negreira scoppiato in Spagna e che, tutt'ora, mette a serio rischio la partecipazione del club catalano nonostante la vittoria con largo anticipo della Liga; 2) l'incontro che c'è stato tra il presidente Laporta e il presidente dell'Uefa, Aleksander Čeferin. Cosa si saranno detti? Di cosa hanno parlato? Quale accordo potrebbero aver trovato? 

Siamo andati ad interpellare le nostre fonti a Barcellona e, pur non essendoci state dichiarazioni ufficiali da parte di Laporta, il quadro sembra abbastanza chiaro. Il Barcellona, così come la Juventus, si sente accerchiato da una serie di difficoltà da risolvere, anche più gravi rispetto al club bianconero. Il primo è il caso Negreira, inchiesta portata avanti dall'Agenzia delle Entrate: il club blaugrana avrebbe fatto versamenti all’ex vice presidente del Comitato Tecnico degli arbitri, José María Enríquez Negreira dal 2016 al 2018. Irregolarità fatte notare da infiltrazioni da parte della giustizia che ha messo da tempo nel mirino il Barcellona, la giustizia spagnola "sente" si avere un conto in sospeso con l'ex presidente del club, Sandro Rosell che trascorse 645 giorni in custodia cautelare per un reato dal quale è stato poi assolto. Arrestato nel maggio 2017 con l’accusa di aver fatturato tramite una società fantasma. Furono richiesti sei anni di carcere. Il tribunale nazionale ha finito per assolverlo per mancanza di prove. Da quel momento il Barcellona, ci spiega la nostra fonte, è stato spesso perseguitato dalla giustizia. 

Ma non è soltanto il caso Negreira a tenere sotto scacco e con il fiato sospeso il popolo del Barcellona, il club catalano, infatti, si trova ancora in una difficile situazione finanziaria risolta, in ampia parte, nella scorsa estate grazie all'immissione di circa 900 milioni nelle casse, tutta liquidità arrivata da investitori "portati" dal presidente del Real Madrid, Florentino Perez. Una situazione paradossale se si pensa all'accesa rivalità tra i due club e le due tifoserie. Il Real che "traina" il Barcellona, due club uniti anche sul versante SuperLega anche se, come ci rivela la nostra fonte, il club catalano sarebbe più per un dialogo con Ceferin per una ristrutturazione economica della Champions League con una partecipazione, nella distribuzione dei dividenti, aperta anche ai club che portano maggiori introiti alla manifestazione sportiva. Ipotesi che, ad oggi, trova la chiusura totale da parte di Ceferin con la conseguente marcia della SuperLega per la sua strada

Ma di cosa hanno parlato Laporta e Ceferin nell'incontro di qualche settimana fa? I nostri informatori sono certi si sia parlati esclusivamente del caso Negreira senza toccare il tema SuperLega da cui il Barcellona non intende fare passi indietro, anche per non indispettire il Real dell' "amico" Florentino e poi perché sia a Barcellona che a Madrid ci sono buone sensazioni sul prossimo pronunciamento del Tribunale della Corte di Giustizia Europea che darebbe il via alla fase attuativa della nuova competizione sportiva. L'unica preoccupazione di Laporta è sul coinvolgimento, che il presidente catalano ritiene indispensabile, dei club inglesi senza i quali non si potrebbe avviare quella che potrebbe essere una vera e propria Premier alternativa internazionale. Vero che ci sono ancora le penali che vincolerebbero i club inglesi alla SuperLega, ma è altrettanto vero che il cambio (necessario) del format non più "chiuso" ma "aperto" potrebbe svincolare i club inglesi da un accordo legato ad un format diverso. Compito di tenere acceso l'interesse dei club inglesi, nonostante la forte diffidenza da parte dei tifosi inglesi, spetterebbe alla JPMorgan e tutti gli investitori americani che, a suon di milioni di dollari, renderebbero il nuovo format particolarmente appetibile. 

La posizione del Barcellona, tuttavia, risulta al momento estremamente delicata in equilibrio tra l'appoggio che serve da Ceferin per la partecipazione alla prossima Champions fondamentale per non andare incontro ad un ulteriore crollo economico, e l'appoggio allo stesso Florentino Perez al progetto SuperLega per non indispettire il presidente del Real che ha tenuto fino ad ora in vita, con investitori da lui indirizzati, lo stesso Barcellona.