La fotografia attuale dell’ex corazzata bianconera, pronta per tornare a cannoneggiare

La fotografia attuale dell’ex corazzata bianconera, pronta per tornare a cannoneggiareTUTTOmercatoWEB.com
Dybala, la classe per vincere
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 4 gennaio 2022, 16:54Opinionista per un giorno
di Roberto De Frede
Lavori in corso in un cantiere senza escavatori, gru e carrelli semoventi, ma con la speranza che chi ha il potere decisionale faccia solo il bene della Juventus.

L’opinione è un concetto che una persona si forma riguardo a particolari fatti, quando, mancando un criterio di certezza assoluta per giudicare della loro natura o delle loro cause, si propone un’interpretazione personale che si ritiene esatta e a cui si dà perciò il proprio assenso, ammettendo tuttavia la possibilità di ingannarsi nel giudicarla tale. Sono opinionista per un giorno e stranamente una certezza me la sono fatta: non ci sono certezze nei programmi della Juventus. Sembra un cantiere con un mezzo portone aperto, ma ancora privo di gru e di operai al lavoro.

Più che opinionista mi sento stamattina un fotografo, e sulla pellicola viene impressionata tanta zavorra, non intesa purtroppo nel suo significato positivo originario di peso che, prima che fossero svelati i misteri della gravità e della spinta di Archimede, intuitivamente veniva impiegato per dare stabilità alle imbarcazioni; bensì di carico inutile, che appesantisce la ex corazzata bianconera, rallentandone le traversate e rendendola più vulnerabile nelle battaglie.

Ne Il vecchio e il mare, Ernest Hemingway mette in risalto il coraggio, la tenacia dell'uomo e la vita come sfida al destino, esclamando: “Ora non è il momento di pensare a quello che non hai, pensa a quello che puoi fare con quello che hai”. Il biondo guerriero, i vecchi capitani di lungo corso, il giovane di belle e promettenti speranze che a centrocampo dovrebbe fare le cose per bene, l’uomo dai gol “quadrati”, la freccia avvelenata figlio d’arte, il genio argentino e il mister dalla parlata simpaticamente vernacolare. Abbiamo questo e non è poco, per tornare a cannoneggiare sui mari di tutto il mondo. Che Iddio ce li conservi in ottimo stato, i nostri corsari, per tutta la stagione e anche oltre.

Non basiamoci su quelli che verranno - se verranno - e su ciò che di conseguenza accadrà. Non dimentichiamo che siamo nel bel mezzo di un mercato… caos, urla, imbonitori, affarucci e paccotti. Troppe chiacchiere, troppi calcoli aritmetici per far quadrare bilanci inquadrabili e far lievitare azioni che nulla hanno a che vedere con quelle del prato verde di gioco. Un tempo, in doppiopetto e senza grassoni in giro che a stento riescono a indossare camiciole braciolone, era sufficiente una stretta di mano, uno sguardo, un caffè e poi con calma, a fatto compiuto, una firmetta contrattuale che serviva soltanto a formalizzare la posizione del nuovo acquisto, consegnando il fascicolo alla segretaria.

Il mio augurio di inizio anno è una speranza: chi di dovere, chi ama la Juventus, chi decide, chi ha la responsabilità della gloriosa Storia del club, capisca e sappia distinguere, in entrata e in uscita, la zavorra dalle spezie pregiate, gettando dalla mongolfiera la prima, affinchè la Vecchia Signora continui a salire sempre più in alto, raggiungendo le agognate vette stellate della vittoria.