La Juve di Conte: tre innesti top e una nuova generazione di giovani italiani e francesi

Con l’ipotesi sempre più concreta di un ritorno di Antonio Conte sulla panchina bianconera, inizia a delinearsi l’identikit della nuova Juventus: una squadra costruita su basi solide, con tre colpi di assoluto livello e una nutrita pattuglia di giovani talenti da valorizzare.
Tre titolari per cambiare volto alla squadra
La priorità sarà rinforzare l’ossatura centrale con innesti top in tre ruoli chiave: difensore centrale, mediano e punta. In difesa, il sogno di Conte e della dirigenza è Castello Lukeba, classe 2002 del RB Lipsia: forte fisicamente, rapido e dotato di personalità, costa almeno 50 milioni di euro. A centrocampo, il mirino è puntato su profili di altissimo livello come Sandro Tonali, oppure Zubimendi, faro della Real Sociedad. Per entrambi, il prezzo si aggira sui 50 milioni. In attacco, due i nomi che scaldano l’ambiente: Benjamin Sesko, gigante sloveno del Lipsia con una clausola rescissoria da 65 milioni, e Victor Osimhen, bomber del Napoli, con clausola da 75 milioni valida solo per l’estero. Un’operazione complessa, ma la Juventus potrebbe tentare il colpo se riuscisse a liberare risorse dalle cessioni.
I giovani: ritorno all’identità e al futuro
Accanto ai big, il progetto bianconero prevede il rilancio del settore giovanile e l’investimento su prospetti italiani e francesi. Da Nicolò Bertola, difensore cresciuto moltissimo quest'anno nello Spezia, al veronese Daniele Ghilardi, fino a Samuele Ricci del Torino, mezzala moderna già nel giro della Nazionale. In attacco, si guarda con attenzione a Lorenzo Lucca, centravanti dell’Udinese in netta crescita, mentre dalla Francia potrebbe arrivare la sorpresa Valentin Atangana, centrocampista classe 2004 in forza allo Stade de Reims.
Conte: disciplina, fame e identità
Antonio Conte non è solo sinonimo di esperienza e carisma: il suo ritorno sarebbe il segnale di un cambiamento netto nella filosofia del club, puntando su spirito di gruppo, intensità, rigore tattico e una rosa costruita su giocatori affamati e funzionali al suo 3-5-2. L’obiettivo non è solo tornare a vincere, ma farlo con una Juve riconoscibile, ambiziosa e proiettata nel futuro. L’estate si preannuncia calda, e se il ritorno di Conte dovesse concretizzarsi, la rivoluzione juventina potrebbe davvero partire da qui.
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