Compagnoni difende Vlahović: "Se la squadra non ha identità, anche i giocatori bravi fanno fatica"

Il periodo di crisi della Juventus coincide senza dubbio con il momento di appannamento di Dušan Vlahović. Il centravanti serbo non segna un gol da un mese esatto: l'ultima gioia del numero 9 bianconero è datata mercoledì, 31 agosto 2022. In quell'occasione i bianconeri hanno affrontato lo Spezia, battuto grazie a uno splendido calcio di punizione dell'attaccante classe 2000 oltre che dalla rete di Milik. Sembra passata davvero un'eternità da quel giorno. Tutti si chiedono perchè il serbo non riesca ad incidere per tirare fuori la Vecchia Signora dal baratro. In pochi sembrano centrare il nocciolo della questione. Questione che viene affrontata da Maurizio Compagnoni negli studi di Sky Sport: il giornalista afferma che l'ex centravanti della Fiorentina è vittima di una mancata espressione di gioco ben definita, che lo costringe ad annaspare. Guai, però, a pensare che la colpa sia solo sua: in una squadra del genere anche Messi andrebbe in difficoltà. Queste sono le sue parole:

"Quando le squadre funzionano i giocatori forti si esaltano e fanno bene. Se la squadra non ha identità, anche i giocatori bravi vanno in difficoltà. Anche Messi le avrebbe avute. Per la Juve è arrivato il momento di tirare la linea e iniziare un nuovo campionato dopo la sosta, con un modulo e formazione consolidate"